Dice il Du Cange, vol.
VI, p. 129: «SCRINIUM, apud Papiam, quasi secretorium, vel scriptorum
publicorum reconditio ... [omissis] Scholiastes Juliani Antecess.: Quatuor Scrinia sunt,
primum quod dicitur Libellorum : secundum Memoriae : tertium Dispositionum : quartum
Epistolarum : unde et quatuor Antigrafei sunt ... nam magistri...» - così che lo scibile
del passato viene conservato in quattro preziosi cofani aprendo i quali si entra in mondi
che non sono più eppure sono ancora vivi in tutti noi. Così le antiche carte richiamano
una memoria profonda che silenziosa, nella quiete del tempo, sorregge la nostra storia e
il nostro presente. Non è cosa facile alzare i pesanti, rugginosi coperchi e sollevare
dalla polvere le antiche scritture, occorre pazienza infinita ed ore e giorni e mesi e
fors'anche anni, poiché quegli scrigni sono nascosti negli Archivi e nelle Biblioteche e
non già per essere preclusi al ricercatore ma perché egli deve saper sollevare il
coperchio giusto ed accedere alle carte che gli consentono di entrare nel passato che gli
interessa di conoscere.
Questo sito, modesto inizio con gran speranza di un
continuo superarsi, vuole offrire una chiave e, insieme, una mappa geografica simile a
quella degli antichi tesori e vuole, ancora, dar conto di quelli già trovati dai suoi
collaboratori ed altri collaboratori cerca e invita così che sempre più s'allarghi la
conoscenza delle nostre terre tutte poste in fondo al mare comune, a quell'Adriatico che
tutte le bagna così che da lui derivano il nome di ADRIA che è anche il
nome del nostro lavoro.
P.K.
"... non ho intenzione di desistere dagli studî carissimi,
e che dovranno quandochessia portare frutto, dacché questi miei avranno destino di suscitarne altri e migliori e più certi"